Temi di ricerca del gruppo
In questa unita' vi sono 4 linee di ricerca principali:
1) Espressione e funzione di canali ionici coinvolti nel dolore neuropatico e gastrointestinale nella malattia di Anderson-Fabry
Questa linea di ricerca ha come obiettivo principale quello di studiare il ruolo di diversi recettori/canali ionici coinvolti nei processi nocicettivi che partecipano al dolore neuropatico nella malattia ad accumulo lisosomiale definita come malattia di Fabry. In queste ricerche vengono utilizzate tecniche di biologia cellulare, di elettrofisiologia cellulare e di microfluorimetria, nonché un modello murino della malattia stessa.
2) Analisi dei meccanismi omeostatici cerebrali nella fisiologia e nella fisiopatologia
In questi studi vengono analizzati i meccanismi cellulari e molecolari che sono alla base del controllo omeostatico delle cellule astrogliali in condizioni fisiologiche e la loro regolazione in situazioni patofisiologiche. In queste ricerche vengono utilizzate tecniche di biologia cellulare, di elettrofisiologia cellulare e di microfluorimetria.
3) Canalopatie trascrizionali nelle cellule gliali e neuronali
Questa linea di ricerca ha come obiettivo principale quello di determinare il ruolo patogenetico della alterata espressione di proteine canale di cellule gliali e neuronali in alcune malattie croniche del sistema nervoso centrale. In questi studi vengono utilizzate tecniche di biologia molecolare e di elettrofisiologia cellulare in vitro e in situ.
4) Ruolo di recettori canale e delle acquaporine nel controllo del volume cellulare in astrociti corticali di ratto.
Mediante la collaborazione con l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (ISOF) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) vengono utilizzate interfacce nanostrutturate, dispositivi elettronici e fotonici per identificare e comprendere i meccanismi molecolari che sottendono all’attività degli astrociti corticali di ratto al fine di sviluppare ed evidenziare il potenziale di nuove tecniche di imaging diagnostico e di stimolazione dell’attività fisiologica cellulare.
5) Modelli “pain in a dish” attraverso biostampa 3D
Questo progetto si propone di impiegare una tecnologia di 3D bioprinting sviluppata dal nostro gruppo di ricerca, accoppiato alla riprogrammazione diretta di fibroblasti umani isolati da pazienti con neuropatie congenite in neuroni sensoriali. In questo modello paziente-specifico di “pain in a dish” verranno investigate l’infiammazione e la neurodegenerazione, insieme all’eccitabilità neuronale e all’attività di canali ionici. In collaborazione con ISMN (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati – CNR).