Fig. 1: Esempi di proteine studiate nel Laboratorio di Chimica Bioinorganica e alcune delle tecniche impiegate.
Temi di ricerca del gruppo
Le proteine studiate sono isolate con tecniche di biologia molecolare, e la loro struttura è determinata utilizzando la spettroscopia NMR e la biocristallografia in modo complementare e sinergico con la spettroscopia di raggi X, il biomodeling, la chimica computazionale, la spettroscopia di fluorescenza, il light scattering (dinamico e multi-angolo) e la microcalorimetria.
I temi di ricerca attualmente in corso sono i seguenti:
- Lo studio della struttura e della chimica dell'ureasi, un enzima contenente nichel, che catalizza l'idrolisi dell'urea a dare ioni ammonio e bicarbonato nell'ultimo stadio della biomineralizzazione dell'azoto organico. Inibitori dell'ureasi possono aumentare l'efficienza della fertilizzazione azotata con urea e diminuire gli effetti negativi delle infezioni dell'apparato gastrointestinale e urinario da parte di batteri patogeni ureolitici. La progettazione di inibitori efficienti, ed aventi minimo impatto ambientale e umano, necessita della struttura molecolare del sito attivo per lo structure-based molecular design.
- Lo studio delle proteine accessorie dell’ureasi necessarie per il trasporto del nichel (UreE) e per l'assemblaggio in vivo del sito metallico (UreD, UreF, UreG) dell’ureasi è un tema importante del nostro gruppo, in quanto rappresenta una nuova possibilità di identificare nuovi possibili targets per il drug design. L’identificazione della struttura di queste proteine e delle loro interazioni, in presenza e in assenza di nichel e cofattori, è necessaria per comprendere il loro meccanismo di funzionamento e quindi come sia possibile modularlo ed eventualmente inibirlo con molecole dedicate.
- L’omeoastasi del nichel nei batteri è studiata a livello trascrizionale, attraverso la determinazione della relazione struttura-funzione di regolatori trascrizionali metallo dipendenti (NikR, RcnR, SrnR) e di trasportatori di membrana di ioni nichel (NixA).
- Il nichel è un carcinogeno di classe 1 a livello nasale e polmonare ed è un importante inquinante ambientale, presente in quantità significative nelle polveri sottili derivanti dall’inquinamento atmosferico. I meccanismi molecolare alla base della sua carcinogenicità sono ancora sconosciuti. Attraverso lo studio di proteine che legano nichel e che sono coinvolte nello sviluppo del tumore al polmone cerchiamo di comprendere come il nichel agisce a livello cellulare per indurre la trasformazione delle cellule. Questa comprensione è importante per disegnare molecole che agiscano per prevenire o curare questo tipo di tumore.
- Recentemente, il gruppo di ricerca ha iniziato una collaborazione con scienziati del Rensselaer Polytecnical Institute (Troy, NY, USA) avente l’obiettivo di sviluppare farmaci in grado di inibire le due proteasi responsabili della virulenza di coronavirus, ad in particolare di SARS-CoV-2.
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