Fig. 1: Rappresentazione schematica di come agisce un PROTAC
Temi di ricerca
Sviluppo di piccole molecole chimeriche come ligandi multi-target (MTDLs) per contrastare la natura multifattoriale delle malattie neurodegenerative (ad es. Malattia di Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, SLA) o come derivati bimodali per una simultanea azione terapeutica e di imaging in fluorescenza nella malattia da prioni.
Una classe innovativa di molecole chimeriche che recentemente ha attirato la nostra attenzione è quella dei degradatori. In particolare, ci concentriamo su due tipi di tali piccole molecole eterobifunzionali, vale a dire le chimere PRoteolysis TArgeting (PROTAC) e le chimere RIBOnuclease-TArgeting (RIBOTAC).
I PROTAC presentano un ligando per la proteina di interesse (POI) e un ligando che recluta un' ubiquitina ligasi E3 collegata tramite un linker appropriato; analogamente, i RIBOTAC sono composti da un composto legante l'RNA di interesse (ROI) coniugato a una seconda piccola molecola che recluta e attiva localmente la RNasi L. La formazione di un complesso ternario tra il POI (o ROI) e la ligasi E3 (o RNasi), provocano il degrado del bersaglio. In quanto tale, l’uso di degradatori binari è una modalità terapeutica rivoluzionaria, che sta portando ad un ripensamento radicale nella scoperta di farmaci. Abbiamo applicato questa nuova modalità alle infezioni da Leishmania e da Flavivirus (come West Nile Virus, Zika virus e Dengue virus). Inoltre, abbiamo recentemente perseguito la degradazione della glicogeno sintasi chinasi 3β indotta da PROTAC come potenziale strategia terapeutica per la malattia di Alzheimer (Fig. 1).